Autofatture elettroniche 2022: come inviarle con YouDOX
Per gli acquisti di beni e servizi dall’estero effettuati a partire dal 1° luglio 2022 sarà obbligatorio emettere autofatture elettroniche via SdI secondo le tempistiche previste dalla normativa e utilizzando i codici “tipo documento” previsti (TD 17, TD18, TD19). Vediamo come creare e inviare autofatture estero con YouDOX
Il regime di inversione contabile
Introdotto dall’art 17 del DPR n. 633/1972, il regime di inversione contabile, nasce come meccanismo tecnico contabile di prevenzione alle frodi fiscali.
Con il reverse charge si assiste ad uno spostamento del carico tributario IVA dal venditore all’acquirente, con conseguente pagamento dell’imposta da parte di quest’ultimo. L’onere IVA passa, così, dal cedente al cessionario per le cessioni di beni, e dal prestatore al committente nel caso di prestazioni di servizi.
Con l’inversione contabile il venditore emette le fatture ma non addebita l’imposta, così come avviene solitamente.
L’acquirente, invece, mediante produzione di autofatture elettroniche collegate, integra le fatture ricevute con l’aliquota di riferimento per il tipo di operazione fatturata, procedendo, poi, con la duplice annotazione nel registro acquisti (fatture di acquisto) e nel registro vendite (fatture emesse).
Il reverse charge interno ed esterno
A seconda delle operazioni, si distingue tra reverse charge interno ed esterno.
- Il reverse charge interno fa riferimento a tutte quelle operazioni con soggetti passivi di imposta residenti o stabiliti in Italia
- Il reverse charge esterno, invece, è relativo a operazioni con soggetti estero.
Come gestire l’invio di fatture TD16 con YouDOX
In caso di ricezione di una fattura passiva, soggetta a reverse charge, (avente IVA pari allo 0% e natura IVA N6.1…9) sarà possibile, con YouDOX, emettere in modo facilitato una fattura attiva collegata, avente il tipo documento e la struttura previsti.
Direttamente dal dettaglio della fattura ricevuta, potrai generare automaticamente la fattura attiva collegata TD16, accedendo così ad web form pre-compilato in cui sarà già impostata l’inversione Cedente – Cessionario e valorizzato il campo “Riferimenti fattura collegata”.
Al contempo il codice identificativo SdI esposto nella versione semplificata della fattura passiva ricevuta sarà riportato automaticamente nella fattura attiva collegata.
YouDOX, inoltre, dalla sezione impostazioni, con un semplice flag, ti permettere di attivare una notifica ad hoc per la ricezione di fatture soggette a inversione contabile.
La funzionalità, se attivata, ti consente di essere notificato tramite e-mail della ricezione di nuove fatture soggette alla disciplina dell’inversione contabile. L’e-mail di notifica è riepilogativa dei documenti ricevuti nel corso della giornata precedente e verrà inviata ad un indirizzo e-mail che dovrà essere previamente specificato in fase di attivazione della funzione di notifica.
L’integrazione di fatture elettroniche per acquisti di beni o servizi dall’estero
In base alle disposizioni dell’art. 1, comma 1103, della legge n. 178/2020 e alla luce del successivo emendamento approvato in sede di conversione in legge del cd. decreto fisco-lavoro (Dl 146/2021) collegato alla Legge di bilancio 2022, a partire dallo scorso 1° luglio 2022 i dati relativi alle cessioni di beni o servizi transfrontalieri dovranno essere trasmessi al Sistema di Interscambio tramite fattura elettronica anziché tramite esterometro, che dal 2019 risulta essere lo strumento deputato alla comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere all’Agenzia delle Entrate.
Proprio dal 1° luglio 2022, infatti, per le fatture passive ricevute in formato analogico (es. fatture cartacee o fatture pdf) da fornitori esteri, è il soggetto residente (acquirente) che dovrà farsi carico di generare un documento elettronico (autofattura xml) da trasmettere al Sistema di Interscambio ai fini dell’integrazione dell’IVA.
La fattura passiva in questione, infatti, provenendo da un soggetto estero, non sarà comprensiva dell’IVA, che la società italiana dovrà invece pagare.
Infatti, dovendo fungere all’integrazione dell’IVA, l’autofattura collegata riporterà nelle sue righe di dettaglio l’importo IVA dovuto per ogni operazione della fattura ricevuta, applicando l’aliquota vigente in Italia per quel tipo di bene o servizio (4%, 10%, 22% o anche esenzione IVA).
Utilizzo dei Tipi Documento corretti
Le autofatture elettroniche emesse dovranno avere, in base al caso specifico, uno dei seguenti codici “Tipo Documento”:
- TD17, di integrazione/autofattura per acquisto di servizi dall’estero;
- TD18, di integrazione per acquisto intracomunitari di beni;
- TD19, di integrazione/autofattura per acquisto presso soggetti esteri non residenti di beni e servizi che si trovano sul territorio nazionale (ex articolo 17, comma 2 del DPR 633/72).
Quali sono le caratteristiche dell’autofattura estero
L’autofattura in questione presenterà, inoltre, le seguenti, peculiari, caratteristiche:
Il soggetto emittente e il soggetto destinatario dell’autofattura (TD17, 718 o TF19) saranno compilati specularmente alla fattura ricevuta dal fornitore estero. Pertanto:
- il soggetto emittente (i.e. cedente/prestatore) corrisponderà al soggetto cedente estero, effettivo mittente della fattura analogica;
- o il soggetto destinatario (i.e. cessionario/committente) coinciderà con il soggetto residente che ha ricevuto la fattura dal fornitore estero e che effettua l’integrazione.
Per quanto concerne la numerazione, il numero attribuito al documento dal soggetto che effettua l’integrazione seguirà preferibilmente la numerazione progressiva dedicata, mentre la data, corrisponderà alla data di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero.
Tutti gli altri dati della fattura collegata non saranno altro che gli estremi della fattura fornitore di riferimento.
Tempistiche di invio
Le autofatture elettroniche dovranno essere trasmesse entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento comprovante l’operazione.
Operazioni escluse
Il Decreto Semplificazioni esclude da questa procedura le operazioni transfrontaliere di acquisti di beni/servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia (art.7 DPR 633/72) qualora siano di importo non superiore €5.000 per singola operazione.
Come gestire l’invio di autofatture elettroniche con YouDOX
Proprio alla luce dei nuovi dettami normativi che hanno visto l’abolizione dell’esterometro, in caso di ricezione di una fattura pdf da parte di un fornitore estero per acquisto di beni o servizi, YouDOX ti consente di produrre ed inviare la relativa autofattura per integrazione al Sistema di Interscambio.
Infatti, selezionando la funzione specifica, dalla pagina di compilazione documenti del tuo account, “integrazione/autofattura per l’acquisto di beni o servizi dall’estero”, potrai accedere ad un web form dedicato e semplificato per la gestione e la creazione dell’invio delle autofatture elettroniche via SdI, volto a contenere il margine di errore nella compilazione del documento.
Come per il reverse charge interno, anche stavolta, sarà già impostata l’inversione Cedente – Cessionario, con la possibilità di inserire, dal menu a tendina presente, come Codici tipo documento, solo quelli previsti dalla normativa di riferimento (TD17- TD18- TD19- TD20), introdotti dalla Legge di Bilancio 2021.
Verrà, infine, automaticamente e correttamente compilato anche il campo codice destinatario.
La compilazione dell’autofattura estero con tipo documento TD17 -TD18 -TD19
Di seguito mostriamo, nello specifico, come compilare le autofatture elettroniche con codice Tipo Documento TD17 – TD18 – TD19:
- nella sezione “Soggetto emittente” dovranno essere compilati i dati del cedente estero;
- il codice destinatario dovrà essere valorizzato con il codice destinatario generico “XXXXXXX” (7 volte x);
- nella sezione “Destinatario” dovranno essere valorizzati i dati del cessionario residente, in questo caso quindi i dati dell’anagrafica YouDOX che ha ricevuto la fattura estera e che sta effettua l’integrazione della fattura estero
- nella sezione “Documento”, basterà scegliere la corretta tipologia di documento tra quelle proposte:
- TD17 nel caso in cui si tratti di integrazione dell’IVA per l’acquisto di servizi dall’estero,
- TD18 nel caso in cui si tratti di integrazione dell’IVA per l’acquisto di beni dall’estero,
- TD19 nel caso in cui si tratti di integrazione dell’IVA per l’acquisto di beni da società estera con magazzini in Italia (ex articolo 17, comma 2 del DPR 633/72).
- nella sezione “Riferimento documento”, se desiderato, sarà necessario l’inserimento degli estremi della fattura di riferimento
- nelle righe di dettaglio della fattura andrà riportato l’importo l’IVA dovuto sul totale della fattura ricevuta, applicando l’aliquota vigente in Italia per quel tipo di bene o servizio (4%, 10%, 22% o anche esenzione IVA).
Dopo aver completato i restanti dati obbligatori del documento, la fattura potrà essere inviata al Sistema di Interscambio entro il termine previsto, come anticipato, entro il 15 del mese successivo a quello di ricezione della fattura fornitore dal cedente estero.