nota credito

Nota credito: cos’è, come crearla e inviarla

Tutte le istruzioni per creare e inviare correttamente una nota credito

Se hai inviato una fattura errata al tuo cliente, non ti resta che correre ai ripari. Come? Con una nota di variazione, di debito o di credito.

In questo articolo ti forniremo le istruzioni pratiche per capire quando e con quali, nonché corrette modalità, emettere una nota di variazione.

 

Cos’è una nota di credito

Si tratta di un vero e proprio documento contabile di rettifica, del tutto speculare ad una fattura della quale la nota di credito deve contenere alcuni dati fondamentali.

Infatti il documento di variazione deve, per legge, proprio far riferimento ad una precedente fattura già emessa.

E se la nota di debito viene definita come una nota di variazione in aumento, ovvero di integrazione, in quanto in questo caso l’imponibile e la relativa imposta aumentano, nella la nota di credito, invece, la variazione dovrà essere in diminuzione in quanto l’imponibile e la relativa imposta diminuiscono

Oltre che apportare delle modifiche al documento originale, la nota credito può essere anche deputata allo storno totale, ossia, all’annullamento completo di una fattura già, erroneamente, inviata.

In questo caso, dovrà essere emesso un documento del tutto identico al primo, ma di segno opposto.

 

La numerazione della nota di credito

Per quanto concerne la numerazione di questo specifico documento di variazione, i criteri sono essenzialmente due:

 

  • essa può seguire la medesima numerazione delle fatture;
  • può essere creato sezionale ad hoc per questa tipologia documentale con numerazione a sé stante.

In ogni caso questo non vale per la nota di debito, per la quale va sempre utilizzata numerazione diversa da quella utilizzata per le fatture.

 

Entro quanto tempo è possibile emettere nota di credito?

Anche in questo caso c’è da fare un distinguo:

  • se essa prevede il recupero dell’IVA, il documento andrà emesso entro un anno dall’operazione alla quale si riferisce, previo accordo tra le parti. Lo stesso limite temporale rimane vigente nel caso in cui la nota vada a modificare la fattura originale, correggendo un errore su quantità o prezzo.
  • Non sussistono, invece, limiti temporali (ex art n° 26 DPR 633/1972) se la riduzione dell’imponibile non è legata a nessuna delle due parti, a seguito di “dichiarazione di nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili” oppure di “mancato pagamento in tutto o in parte a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive individuali rimaste infruttuose“. In questo caso la variazione deve essere eseguita fuori campo IVA, pertanto l’emissione della nota di credito può avvenire anche oltre l’anno.

Come inviare una nota di credito con YouDOX

YouDOX ti permette di inviare facilmente e in maniera del tutto intuitiva una nota di credito.

Infatti, a partire dal documento inviato a SdI, che troverai all’interno del rispettivo archivio “Documenti emessi” potrai, grazie ad un’apposita funzione, inviare note di credito proprio a partire dal documento originario da correggere o da annullare, mediante apposito web form pre-compilato che andrà a richiamare automaticamente tutti i dati dell’operazione di riferimento.

Link utili:

DPR n° 63371972

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