Peppol Emilia-Romagna: come ricevere ordini dalla Sanità
Come sappiamo, dal 1° febbraio 2020 per i beni, e dal 1° gennaio 2021 per i servizi, le Pubbliche Amministrazioni afferenti al Sistema Sanitario Nazionale hanno l’obbligo di inviare ai fornitori ordini elettronici tramite i canali NSO e/o Peppol.
Tuttavia, l’Emilia-Romagna presenta delle eccezioni: per questa Regione, l’unico canale di ricezione degli ordini elettronici è rappresentato dal Peppol Network.
Il quadro normativo regionale
Con la Delibera della Giunta Regionale n. 287/2015, entrata in vigore nel 2017 per tutti gli enti dell’Emilia-Romagna, la Regione ha previsto che la trasmissione, il ricevimento e la conservazione dei documenti del ciclo acquisti delle PA della Regione debba avvenire esclusivamente in forma elettronica, attraverso il Sistema regionale per la dematerializzazione del Ciclo Passivo (SiCiPa-ER).
Secondo tale Sistema, tutti i documenti elettronici trasmessi tra le Pubbliche Amministrazioni regionali e gli Operatori Economici devono essere basati sulle Specifiche Peppol per l’interoperabilità nei processi di business e devono rispettare le Specifiche tecniche definite dalla Peppol Authority italiana AGID, assicurando la conformità dei documenti alla normativa nazionale.
Come ricevere ordini elettronici con Peppol?
Come spiegato poco fa, la rete Peppol è l’unico canale possibile per ricevere gli ordini da un ente pubblico dell’Emilia-Romagna. Gli step da seguire per la ricezione sono i seguenti:
- registrarsi sulla rete Peppol tramite contratto con un intermediario, come DocuMI, che sia Access Point certificato ed abilitato alla ricezione di ordini Peppol;
- comunicare all’Ente il proprio ID Peppol, che viene censito dal service provider scelto, ed utilizzato dal cliente come indirizzo elettronico del destinatario dei documenti;
- disporre di un’interfaccia per la visualizzazione dell’ordine elettronico o un’integrazione per importarlo sul proprio gestionale.
Che cos’è l’ID Peppol?
Peppol è l’acronimo di Pan-European Public On Line, la piattaforma per l’interscambio di fatture elettroniche verso le PA a livello paneuropeo.
L’ID Peppol è un codice univoco, che deve essere registrato sulla rete specifica, e che andrà a rappresentare l’indirizzo elettronico del fornitore che dovrà ricevere gli ordini dalle strutture del SSN.
In Italia, l’ID Peppol è formato nel modo seguente:
- 0211: ITpartitaIVA (per operatori economici)
- 0210: CodiceFiscale (per operatori economici)
- 0201: CodiceIPA (per Pubbliche Amministrazioni)
Quindi, per i fornitori della PA, il codice Peppol avrà una sintassi fissa e sarà sempre composto dalla P. Iva dell’azienda o dal Codice Fiscale del soggetto.
Come si fa ad ottenere l’ID Peppol?
Il primo passo per ottenere il proprio ID Peppol è rivolgersi ad un Peppol Access Point certificato da AgID – Agenzia per l’Italia Digitale, ovvero un intermediario accreditato che rappresenta il canale per la ricezione degli ordini.
Tale intermediario rilascerà un ID Peppol univoco, che deve essere registrato sulla rete specifica, e che andrà a rappresentare l’indirizzo elettronico a cui verranno associati gli ordini da ricevere.
Il fornitore, una volta ottenuto il proprio identificativo Peppol, dovrà comunicarlo alle PA clienti afferenti al SSN.
Il servizio di DocuMI
DocuMI, in qualità di canale accreditato al NSO e Peppol International Access Point, è in grado di offrire un servizio di gestione degli ordini elettronici completo, flessibile e attivabile in pochi semplici step.
Con il nostro servizio YouDOX potrai registrare velocemente la tua P. Iva sulla rete Peppol e ricevere subito il codice Peppol da comunicare alle Pubbliche Amministrazioni tue clienti.
Inoltre, tutti gli ordini ricevuti saranno pubblicati sul portale YouDOX in formato PDF per agevolarne la ricerca, consultazione, download e gestione.
Da YouDOX potrai anche possibile emettere fattura elettronica PA collegata attivando il servizio di fatturazione elettronica dedicato alle imprese.